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FUMOSO, e talora anche FUMMOSO
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FUMOSO, e talora anche FUMMOSO.
Definiz: Add. Che ha fumo, Che produce o manda fumo, ed altresì Fumante.
Dal lat. fumosus. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 268: La quale acqua per lo suo fumo sulfureo, poi per lo calore, sì è in colore rossetta, e fuma continuo; così per la rena dello inferno n'andava quello (un fiumicello) e rosso e fumoso.
Esempio: Ar. Orl. fur. 16, 87: Volgiti e mira le fumose ruote De la rovente fiamma predatrice.
Esempio: Soder. Agric. 131: Il platano, il salcio, il pioppo, la vetrice e la palma sono di lor natura men fumosi, e più è il fico ed il caprifico e più penetrativo.
Esempio: Pallav. Libr. Ben. 124: Le vere gemme prodotte da' celesti raggi del sole son più preziose che le misture d'alchimia formate col fumoso calor del fuoco.
Esempio: Bart. D. Cin. 4, 56: Andò a vivere in solitudine e penitenza su la punta d'una montagna, fumosa per sotterraneo fuoco.
Esempio: Spolv. Colt. Ris. 1, 620: Nè quella men dannosa [acqua] esce, che sparsa Di sulfureo vapor, fumosa e calda, D'un mefitico odor, d'un lezzo infame, Le campagne d'intorno e l'aure ingombri.
Definiz: § I. In locuz. figur. e figuratam. –
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 3, 196: E voi frasca fumosa, Ritornate a Firenze.
Esempio: Varan. Vis. 4: E mentre la fumosa esca fallace Porge alla tua ragion, ella non vede Che dentro ha guerra, e fuor nebbia, e non pace.
Definiz: § II. E per Di fumo, Formato da fumo; ed altresì, Che ha natura o qualità di fumo. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 42: Perch'ell'hanno bisogno (le piante) di molto spirito fumoso e libero, il quale si lieva su nel concavo di quelle piante.
Esempio: Soder. Agric. 135: È da tenere che le pietre si vengano a generare da esalazioni fumose e terrestri, le quali, non potendo uscir fuora della terra, si congelano e convertono in loto, e così poi, là dentro cocendosi, diventan pietra.
Esempio: E Soder. Agric. appr.: Fa che altri abbiano per certa opinione che tutte le pietre si generino di commistione di ambedue l'esalazioni fumose ed umide.
Esempio: Buonarr. Fier. 5, 4, 5: E lo spirto in un nugulo fummoso Fu visto uscir da quell'atra cloaca.
Definiz: § III. E per Pieno di fumo. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 275: Si puniscono li iracundi in uno aere caliginoso e fumoso per due ragioni.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 1, 168: Le serocchie già si nascondono per gli fumosi tetti, e diverse in diversi luoghi fuggono gli fuochi e' lumi.
Esempio: Bocchin. Ricord. 10: La quale stanza era buia e fumosa, che vedevamo lume per due balestriere piccole; e perchè non v'era cammino, facevamo fuoco in un cantone, e perchè 'l fumo uscisse suso, lo spagnuolo aveva fatto fare un poco di buca al palco di sopra.
Definiz: § IV. E, conforme a proprietà latina, per Affumicato. –
Esempio: Forteguerr. Cap. 195: Ed anelando [Messalina] e dibattendo il fianco Nella fumosa cella ai servi in braccio, Al suo nome real dava di bianco.
Definiz: § V. Vale pure Che è del color del fumo, Simile al color del fumo. –
Esempio: Mattiol. Disc. 1, 335: Sono gli scorpioni.... di nove sorti, distinti per diversi colori; cioè, cedrini, rossi, cenericci, ferruginei, verdi, gialli, con nera coda, vinosi, bianchi e fumosi.
Definiz: § VI. E nel linguaggio de' pittori, si disse per Sfumato. –
Esempio: Vinc. Tratt. Pitt. 87: Tutte le parti di essa pittura sieno finite:.. le prime sieno terminate di termini noti, ed espediti dal suo campo, e quelle più distanti sieno ben finite, ma di termini più fumosi, cioè più confusi.
Definiz: § VII. Fumoso, vale figuratam. Pieno di boria, di albagia, Altiero, Superbo. E talvolta usasi anche in forza di Sost., per Persona piena di boria, superba. –
Esempio: Pandolf. Gov. Fam. 19: Oh sciocchezza degli uomini, i quali tanto stimano l'andare colle trombe innanzi.... Oh matti fummosi!
Esempio: E Pandolf. Gov. Fam. 38: Chiamano onore essere congiurati co' presontuosi, arroganti e fummosi.
Esempio: Ar. Sat. 1, 158: Io penso e dico che in Roma fumosa Il signore è più servo che 'l ragazzo.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 267: E per contrario coloro, che, benchè nobili e ricchi sieno, di qualche vizio macchiati, o vero almeno di virtù non ornati, e per questo d'onore indegnissimi, d'onore degni si stimaranno, si dovran nominar fumosi e presontuosi.
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 236: Aveva molti fratelli poveri, ed insieme fumosi di attinenze regie, il quale accoppiamento accende, non per avarizia ma per ambizione, una fame insaziabile di ricchezze.
Esempio: Buonarr. Fier. 4, 4, 7: Che zeffiri e favonj, che tanto Impregnan l'altrui teste, e sì fumose Le rendono, e sì tumide?
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 382: Comunemente uomo fumoso, significa uomo a cui salgono alla testa i fumi della superbia.
Esempio: Fag. Rim. 1, 320: So che vi metteranno in iscompiglio Certe fumose: e vi diranno, ec.
Definiz: § VIII. Detto di discorsi discorso fumoso, nomi nome fumoso, lodi lode fumosa, e simili, vale Vanitoso, Borioso. –
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 547: L'ambizioso.... con danno della sanità, con ispendere l'avere, cercherà i vani titoli d'onore, e' fumosi vocaboli che hanno da durare poco o niente.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 131: Dimostrando che il nome della Reggenza, titolo senza sostanza e nome fumoso e vano, era abbondevolmente ricompensato dall'autorità e dalla potestà sopra le provincie.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 395: Per colmare e rendere più fumose le vostre lodi, col poc'anzi citato satirico Fiorentino, inviterò a farvi la corte ancora gli infanti.
Definiz: § IX. Aggiunto di cibofumoso, vale Che produce quei fumi che si credeva salissero alla testa. –
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 3, 4: Cibo grosso e fummoso (le cicerchie) che dà al capo.
Definiz: § X. E detto in particolare di vino fumoso, vale Generoso, Gagliardo, Che inebria. –
Esempio: Alam. L. Colt. 3, 175: Chi più brama il color che l'ambra e l'auro Rappresenti nel vin fumoso, altero,... Intra i candidi raspi un sol non lassa Di porporina gonna, ec.
Esempio: Tedald. Cult. Vit. 14: L'uve, che sono vicine alla terra, fanno il vino possente, fumoso e molto gagliardo.
Esempio: Dat. Vegl. 176: Il poema di Dante.... è simile a' vini generosi, i quali per troppa gagliardia riescono austeri al palato, e fumosi alle narici, e fanno tosto riscuoter chi gli assapora.
Esempio: Red. Ditir. 31: Un gentil bevitor mai non s'ingolfa In quel fumoso e fervido diluvio.
Esempio: Menz. Poes. 1, 228: E per me fumoso e pretto Puro e schietto Sol sia 'l fonte di cantina.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 382: Fumoso, si dice al vino nobile e generoso che ha del fummo.
Esempio: Paolett. Oper. agr. 2, 109: Secondo i divisati principj sarà [il vino] più perfetto e durevole, ma però molto fumoso.
Esempio: Lastr. Agric. 3, 232: La ricetta del vino di Borgogna applicata alle uve nostre comuni, dà un vino grato, non troppo fumoso nè carico.
Definiz: § XI. E detto di vapori fumosi o esalazioni fumose sia di cibo sia di bevande, vale Che dà alla testa, Che aggrava il capo. –
Esempio: Tass. Lett. 4, 211: Io.... sono infermo.... per una terza specie [di malinconia] ancora, la cui origine cominciò da lo stomaco con alcune mormorazioni torbide, e con esalazioni fumose, per le quali l'intelletto, ec.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 382: Fumosi si dice.... de' vapori del vino, che è duro a digerire e ha bisogno d'essere smaltito col sonno.
Definiz: § XII. Fumoso, detto di persona, vale Alla cui testa sono saliti i fumi della crapula, Che ha i fumi della crapula. –
Esempio: Buonarr. Fier. 1, 2, 2: Il sonno, amico agli ebeti, a i vinosi, Fumosi e ben pasciuti, e lonzi, e grulli (qui in forza di Sost.).
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 382: Fumosi, si dice di coloro, che hanno de' fumi dalla crapula, che si dicon salire alla testa; e de' vapori del vino, che è duro a digerire.